Resilienza: Adattarsi al lavoro con creatività
Cosa resterà del cosiddetto smart working? Con il “lockdown” molte persone si sono dovute adattare a lavorare da casa sperimentando nuove modalità lavorative, destreggiandosi tra mille difficoltà e in parte riuscendoci anche. Questa situazione ci fa capire quanto la creatività appartenga a tutti e ci permette di adattarci a situazioni che prima non avevamo mai vissuto. Ma cosa ne sarà di queste nuove modalità quando la crisi sarà passata?
La sfida della quarantena
In questo periodo in cui #iorestoacasa è diventato l’hastag più popolare stiamo affrontando diverse sfide importanti e molte altre ci attendono a livello sociale e personale. Alcuni lavori non possono essere svolti da casa e in molti sono costretti a stare fermi. Per altri è possibile continuare a lavorare adattandosi attraverso l’uso di internet.
La sfida che molti di noi si sono ritrovati ad affrontare è: “come faccio a continuare a svolgere le attività che svolgevo prima ma in un modo diverso?”.
Per acuni al problema si vanno ad aggiungere le difficoltà rispetto alla gestione della vita familiare, ritrovandosi a dover pensare al lavoro, ai figli e alle faccende domestiche con modalità e orari molto più confusi.
Adattarsi al lavoro da casa
Molti lavori possono essere già svolti da casa come quello del grafico, delll’informatico o del commercialista.
Altri hanno dovuto dare una risposta diversa a questa crisi e, superate le difficoltà iniziali, molti impiegati riescono a continuare a lavorare da casa e così il commerciante che prova ad affacciarsi a fatica nel campo delle vendite online, il formatore/insegnante che fa formazione a distanza, così come il libero professionista, tra cui lo Psicologo, il personal trainer, l’insegnante di yoga e persino la spiritualità riesce a trovare una sua strada.
La creatività rende resilienti
Quando parliamo di creatività alcuni pensano che questa appartenga soltanto agli artisti mentre è una dote innata in tutti noi e ci serve sin da piccoli ad adattarci ai cambiamenti che si verificano nel nostro ambiente e ci permette di trovare nuove soluzioni a nuovi problemi. Questo significa che la creatività rende resilienti e ci permette di resistere a periodi difficili come quello che tutti stiamo attraversando.
Cosa ne sarà dello smart working
Nel vedere tante professioni che si ripropongono in altre forme emergono delle riflessioni: cosa ne sarà di questi “adattamenti” quando l’emergenza sarà finita? Tornerà tutto come prima? Forse il risultato sarà una via di mezzo tra le vecchie e le nuove modalità che probabilmente non saranno abbandonate del tutto perché oggi ci accorgiamo che ci permettono di entrare in contatto con realtà che forse non avremmo mai conosciuto.
In conclusione dopo aver applaudito chi è in prima linea nel contrastare questa drammatica emergenza, sanitari, protezione civile; ringraziato chi continua a lavorare duramente affinché questo paese possa continuare a reggersi in piedi, operai che lavorano nei settori ancora attivi, ai farmacisti, ai commessi dei supermercati, ai trasportatori e a tutti quelli che devono continuare a lavorare fuori casa affinché gli altri possano stare a casa in sicurezza; un applauso di incoraggiamento a chi sta affrontando questo cambiamento e chi è alle prese con le difficoltà del riadattare la propria professione con creatività.